Queste merendine non fatele più mangiare ai vostri figli: sono nocive | Se le avete comprate buttatele subito

Merendine e pericoli (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Un’indagine svela i dolci confezionati da evitare: ecco cosa contengono davvero le merendine che diamo ogni giorno ai bambini.
C’è un gesto che molti fanno senza pensarci troppo: infilare una merendina nello zaino dei figli prima di andare a scuola. È veloce, comoda, piace a tutti. Ma quante volte ci si ferma davvero a leggere cosa c’è dentro?
La risposta, spesso, è “mai”. Eppure proprio quei dolcetti confezionati — così innocui all’apparenza — possono nascondere ingredienti tutt’altro che ideali per l’alimentazione dei bambini. Le confezioni sono invitanti, piene di colori, con nomi simpatici e promesse che suonano bene: “senza conservanti”, “con farina integrale”, “a basso contenuto di grassi”.
Ma la realtà è un po’ diversa. Il marketing, si sa, ci mette del suo per convincerci. E intanto si finisce per scegliere prodotti che non sono proprio il massimo, anche quando a produrli sono marchi famosi.
C’è poi il solito problema: non è sempre facile capire cosa stiamo comprando davvero. Le etichette sono fitte di termini tecnici, scritte piccole, e spesso servirebbe una laurea in chimica per interpretarle. Tra ingredienti subdoli, si rischia di perdere di vista la qualità reale del prodotto.
Nomi insospettabili
E tutto questo, purtroppo, finisce nel pancino dei nostri figli ogni giorno. Il punto è che queste merendine non sono più uno “sfizio” da gustare ogni tanto. Ormai sono diventate un’abitudine. Una presenza fissa nelle giornate dei bambini: a colazione, a merenda, nello zaino, in tasca.
Ma non tutte le merendine sono uguali, e alcune — come vedremo tra poco — fanno davvero storcere il naso. Il test ha messo in fila i prodotti dalla migliore alla peggiore merendina, e tra gli ultimi posti spuntano nomi che tutti conosciamo.

Occhio all’etichetta, ma non basta
Proprio per capire meglio la situazione, Altroconsumo ha realizzato un’indagine approfondita su decine di merendine che troviamo ogni giorno nei supermercati e discount italiani, come riporta Leggo. Non solo marchi famosi, ma anche quelli più economici, quelli da volantino insomma. Il test ha messo sotto la lente d’ingrandimento ingredienti, valori nutrizionali, trasparenza delle etichette e — attenzione — anche quanto le aziende siano oneste nel presentare i propri prodotti. Tra i criteri considerati: zuccheri, calorie, grassi saturi, fibre… e pure il tipo di oli usati, se c’è olio di palma, se il prodotto è integrale o magari senza glutine. Insomma, un’analisi completa. E i risultati?
Be’, alcuni prodotti sono stati giudicati discreti, ma altri sono finiti in fondo alla classifica per motivi che fanno riflettere. Cosa non ha convinto? Troppi zuccheri, farine raffinate, grassi saturi e poca — pochissima — fibra. In più, alcune etichette risultano poco chiare o addirittura fuorvianti. Insomma, il voto basso non è arrivato solo per i numeri, ma anche per come i prodotti vengono comunicati. E allora magari vale la pena pensarci due volte prima di metterli nel carrello… anche se i nostri figli li adorano.