TRUCCHI CANCEROGENI, dopo la bufera sui gel per unghie tocca a questi prodotti | Eliminali subito dal tuo beauty case

Trucchi e pericoli (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Oltre al nuovo regolamento in merito ai gel per unghie, un altro elemento importante nella cosmesi finisce sotto la lente d’ingrandimento.
Quando si parla di make-up, siamo tutti un po’ abitudinari. Abbiamo i nostri prodotti preferiti, quelli che usiamo da anni, e difficilmente ci fermiamo a pensare cosa ci stiamo mettendo in faccia. Eppure, a volte, proprio tra gli ingredienti di uso comune si nascondono sorprese poco piacevoli. Alcune sostanze, anche molto diffuse, oggi fanno storcere il naso a più di un esperto.
La verità? Non sempre leggere l’etichetta basta. A meno che tu non sia un chimico o un super appassionato di INCI (sì, ci sono!), è facile sottovalutare la presenza di certi composti nei trucchi quotidiani. E parliamo di prodotti che usiamo quasi senza pensarci: cipria, blush, ombretti… roba da beauty routine, insomma.
Ciò che un tempo era considerato sicuro, adesso viene messo in discussione. Cambiano le ricerche, cambiano le normative. Un po’ come è accaduto dal 1° settembre 2025, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/197, che introduce limiti molto precisi su due sostanze super comuni nei trattamenti per unghie: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide e la Dimethyltolylamine.
E ora, tra altri prodotti più comuni, potrebbe nascondersi qualcosa di discutibile. Non si tratta di allarmismo, ma di consapevolezza. E conoscere bene cosa c’è nei trucchi che usiamo ogni giorno è il primo passo per decidere con un po’ più di criterio cosa tenere… e cosa forse sarebbe meglio lasciare andare.
Prodotti noti, ingredienti scomodi
Intanto, su GreenMe.it è uscita un’indagine piuttosto interessante. Semplicemente analizzando i cosmetici che usiamo ogni giorno è saltato fuori che c’è un ingrediente che è ancora presente in tantissimi prodotti da banco. Blush, ciprie, palette di nomi famosissimi lo contengono.
In molti casi, è il primo ingrediente in etichetta. Questo vuol dire che ce n’è parecchio nella formula. Ora, nessuno sta dicendo che questi prodotti siano automaticamente pericolosi, ma il punto è sapere cosa ci si sta mettendo addosso. Perché esistono alternative, ormai, e sono anche sempre più facili da trovare. Forse è il momento di iniziare a fare un po’ di pulizia nel beauty case.

Vecchi ingredienti, nuovi sospetti
Negli ultimi mesi si è tornati a parlare di un ingrediente piuttosto “famoso”: il talco. Sì, quello che rende la pelle setosa e i cosmetici belli compatti. Ecco, secondo l’IARC — l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro — potrebbe essere “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Questo dal luglio 2024, quando è stato riclassificato nel gruppo 2A.
Il problema, però, non riguarda solo eventuali contaminazioni con l’amianto (che già sarebbe grave), ma anche il talco in sé. Alcune ricerche recenti lo mettono in discussione come sostanza potenzialmente rischiosa, anche senza impurità. Il Comitato per la Valutazione del Rischio dell’ECHA ha quindi proposto di inserirlo nella categoria 1B, che include i sospetti cancerogeni. E ora si attende il verdetto ufficiale, che potrebbe arrivare nel 2026.