PESTICIDI nelle SPEZIE, è bufera: ecco cosa metti davvero nel tuo piatto | Alla larga da questo marchio: 100% veleno

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Attenzione spezie contaminate (Canva foto) - www.statodonna.it

Spezie sotto controllo: nuovo richiamo scatena l’attenzione dei consumatori, hanno trovato dei pesticidi! Scopri i dettagli.

Il mondo delle spezie è da sempre associato a profumi intensi, colori vivaci e tradizioni culinarie che attraversano i secoli. Tuttavia, non sempre ciò che arriva sulle nostre tavole corrisponde all’idea di naturalità e genuinità che queste materie prime evocano. Alcuni episodi degli ultimi anni hanno mostrato come dietro l’apparente innocenza di un vasetto di aromi possano nascondersi criticità inattese.

Negli scaffali dei supermercati italiani, i richiami di prodotti alimentari non sono rari, e riguardano spesso categorie insospettabili. È sufficiente un’irregolarità nei controlli o un parametro oltre soglia perché venga emesso un avviso ufficiale, a tutela della salute dei consumatori. Anche quando il problema non è immediatamente visibile, le autorità invitano a non sottovalutare le indicazioni riportate nei comunicati.

Le spezie rientrano tra i prodotti più soggetti a monitoraggi e verifiche, poiché provengono da filiere lunghe e complesse che attraversano diversi Paesi. Questo significa che la tracciabilità e la sicurezza richiedono particolare attenzione, soprattutto quando si tratta di contaminanti difficili da individuare a occhio nudo. Per questo motivo, i richiami legati a questa categoria destano sempre un certo clamore.

Come ricorda Il Fatto Alimentare, dall’inizio del 2025 sono stati già segnalati numerosi ritiri e revoche, con centinaia di prodotti coinvolti. Una cifra che evidenzia quanto il sistema di controllo sia capillare, ma che al tempo stesso fa emergere la necessità di un approccio più consapevole da parte dei consumatori, chiamati a prestare attenzione non solo alle etichette, ma anche agli avvisi diffusi periodicamente.

Un nuovo richiamo fa discutere

Negli ultimi giorni tre catene della grande distribuzione – Tigros, Basko e Iperal – hanno diffuso un avviso ufficiale riguardante un prodotto a marchio Primia. Si tratta di un lotto di chiodi di garofano confezionati in vasetti da 30 grammi, contrassegnato dal numero L15069C e dal termine minimo di conservazione fissato al 31 marzo 2028. La ragione del richiamo è la presenza di un pesticida oltre i limiti di legge, anche se non è stato specificato quale.

Il prodotto è stato confezionato dall’azienda Drogheria e Alimentari Spa, con sede a Scarperia e San Piero, nella città metropolitana di Firenze, per conto di Agorà Network Scarl, proprietaria del marchio Primia. L’indicazione principale rivolta ai clienti è chiara: non consumare le confezioni interessate e riportarle presso il punto vendita per la restituzione.

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Barattoli di spezie supermercato (Canva foto) – www.statodonna.it

Precedenti e segnalazioni a catena

Questo non è un episodio isolato. Dall’inizio del 2025, è già la quarta volta che i chiodi di garofano vengono richiamati per la presenza di pesticidi oltre i limiti. Nei casi precedenti, però, i prodotti appartenevano al marchio AlìBabà e provenivano dall’Indonesia. Per il lotto Primia, invece, l’origine non è stata resa nota.

L’accumularsi di episodi simili contribuisce ad alimentare la preoccupazione attorno al settore delle spezie, percepite come piccole aggiunte al piatto ma capaci di influire sulla sicurezza alimentare.