Catastrofe IMU: ultimi giorni se non vuoi PAGARLA IL TRIPLO | Dal 29 settembre cambia tutto: la corsa contro il tempo

Uomo disperato e spese (Pexels foto) - www.statodonna.it
Migliaia di contribuenti rischiano sanzioni salate: pochi giorni per evitare un vero salasso fiscale, ecco cosa fare.
Nel mare magnum delle scadenze fiscali, ce n’è una che passa spesso inosservata ma può fare più danni di quel che si pensi. Parliamo di quelle situazioni in cui, anche senza accorgersene, si rischia di finire nei guai con il Fisco. Ed è proprio lì che casca l’asino: uno crede di aver fatto tutto, di essere in regola, e invece… sorpresa.
Negli ultimi tempi i Comuni hanno alzato parecchio l’asticella dei controlli. Basta un piccolo errore per ritrovarsi con una sanzione sul groppone. E non parliamo di cifre simboliche: si rischia di dover pagare ben più dell’imposta dovuta. Il tutto spesso senza nemmeno esserne consapevoli, almeno finché non arriva quella bella lettera raccomandata che fa gelare il sangue.
Il problema è che non si tratta solo di soldi. O meglio, sì, ma non solo del pagamento in sé. In certi casi, è la comunicazione che fa la differenza. Se hai avuto una situazione diversa rispetto all’anno precedente, beh, in quel caso non basta aver versato l’IMU. Serve anche far sapere al Comune cosa è cambiato. Altrimenti, zac.
Ecco, il punto è che queste cose non le spiega mai nessuno con chiarezza. I moduli sono pieni di tecnicismi, le istruzioni sembrano scritte apposta per farti venire il mal di testa, e alla fine in tanti mollano lì. Anche chi ha la buona volontà rischia di sbagliare. Figurarsi chi non sa neppure che questo adempimento esiste.
Una scadenza che in pochi hanno segnato in agenda
E invece no, la dichiarazione IMU esiste eccome. E non è nemmeno una roba per tutti, ma solo per chi ha avuto cambiamenti rilevanti rispetto all’anno prima. Tipo se hai ereditato un immobile, oppure cambiato l’uso di una casa, o hai ottenuto qualche agevolazione. Se sei in uno di questi casi e hai dimenticato di presentare la dichiarazione entro il 30 giugno 2025… hai ancora un’ultima possibilità. Si chiama ravvedimento operoso, e ti salva letteralmente la pelle (o almeno il portafoglio).
Come riporta Money.it, la data cruciale è il 29 settembre. Se riesci a sistemare la situazione entro quella data, la sanzione viene ridotta a un decimo di quella piena. Sì, hai letto bene: da centinaia di euro a soli 5, se l’IMU l’avevi già pagata nel modo corretto. Dopo quella data, però, le cose iniziano a complicarsi parecchio.

Ecco cosa succede se perdi anche quest’ultimo treno
Arrivati al dunque: se ti muovi entro quei famosi 90 giorni dalla scadenza iniziale, te la cavi con poco. Ma oltre il 29 settembre il discorso cambia. Le sanzioni aumentano in base al ritardo, e anche gli interessi iniziano a farsi sentire. Per capirci: se non hai pagato l’IMU o l’hai pagata male, rischi una sanzione fino al 200% dell’imposta. E no, non è uno scherzo.
Il ravvedimento resta comunque possibile anche dopo, ma con “sconti” sempre meno convenienti. Passati i 90 giorni, ogni mese che passa si traduce in una multa più salata. Insomma, ogni giorno perso ti costa caro. Per sistemare le cose serve il famoso modello IMU/IMPI, da inviare al Comune in modalità telematica (tranne in certi casi particolari). E se non lo fai, poi non dire che nessuno ti aveva avvisato.