I 3 UTENSILI KILLER che hai anche tu in cucina | Falli sparire prima di subito: ti stanno avvelenando giorno dopo giorno

Casalinga preoccupata (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Ogni giorno usi senza pensarci oggetti che sembrano innocui: ecco cosa potrebbe davvero mettere a rischio la tua salute.
La cucina è uno di quei posti dove ci sentiamo al sicuro. Prepariamo da mangiare, chiacchieriamo, magari ascoltiamo la radio mentre tagliamo le verdure… insomma, un ambiente familiare. Però c’è una cosa che spesso dimentichiamo: non sempre ciò che usiamo lì dentro è davvero innocuo. Anzi, a volte proprio gli oggetti più comuni nascondono rischi di cui non abbiamo la minima idea.
Negli ultimi tempi si parla parecchio di salute ambientale, cibo pulito, materiali sostenibili… però ci concentriamo quasi sempre su cosa mangiamo, e troppo poco su con cosa lo cuciniamo o lo conserviamo. Non ci viene spontaneo pensare che un mestolo, una padella o una semplice candela possano avere effetti negativi sulla salute. Eppure, qualche esperto comincia a farci notare che le insidie vere sono spesso sotto al nostro naso.
Capita che certi oggetti li abbiamo comprati in offerta, magari regalati da qualcuno, oppure li usiamo perché “ci siamo abituati”. Ecco, è proprio lì che si nasconde il problema: le abitudini diventano routine e nessuno si mette più a domandarsi se siano ancora sicure o se, nel tempo, non abbiano iniziato a farci del male.
Occhio però: non è una crociata contro tutto ciò che abbiamo in casa. Nessun panico. Il punto è più semplice di quanto sembri: capire quali strumenti possono rilasciare sostanze nocive nel tempo, e valutare – quando serve – alternative più sicure, senza stravolgere la nostra vita.
Cosa c’è dietro l’aspetto innocuo della cucina
Come riporta Today.it, tutto parte da un video su TikTok del dottor Saurabh Sethi, gastroenterologo di Harvard che ha raccolto più di mezzo milione di follower. In pochi minuti, Sethi ha elencato tre oggetti “insospettabili” che usiamo ogni giorno e che, col passare del tempo, possono rilasciare sostanze tossiche nel cibo o nell’aria che respiriamo.
Parole sue: queste sostanze – tipo microplastiche, PFAS e ftalati – non sono visibili, ma finiscono dentro di noi. E non solo si accumulano: possono alterare gli ormoni, creare infiammazioni croniche, e nei casi peggiori, favorire malattie serie. Il consiglio non è buttare tutto subito, ma informarsi e, magari, sostituire ciò che ormai è troppo danneggiato o rischioso.

Gli oggetti da cucina che non ti aspetti (e che forse è meglio cambiare)
Primo sulla lista: il tagliere in plastica. Ce l’abbiamo tutti, spesso più di uno. Ma se è pieno di graffi, attenzione: ogni taglio può rilasciare microframmenti di plastica nel cibo. Sembra poco, ma uno studio dell’Università di Newcastle ha stimato che ingeriamo circa 5 grammi di plastica ogni settimana – l’equivalente di una carta di credito. Assurdo, no? Meglio puntare su legno, bambù o vetro. Il vetro è meno pratico, vero, ma almeno non si degrada. Poi ci sono le padelle antiaderenti rovinate. Il problema non è la padella in sé, ma il rivestimento: se graffiato, può rilasciare PFAS, sostanze chimiche “eterne” che restano nel corpo e nell’ambiente per anni. Alcune – tipo il PFOA – sono state collegate a tumori, problemi ormonali e di fertilità.
Insomma, quando la padella è segnata, meglio cambiarla. Le alternative? Ghisa, acciaio inox o ceramica pura. Costano un po’ di più, ok, ma durano una vita. E infine le candele profumate. Non sono un utensile da cucina, d’accordo, ma spesso le teniamo lì per creare atmosfera. Peccato che molte contengano ftalati e paraffina, due cose che, bruciando, rilasciano sostanze irritanti e potenzialmente dannose per il respiro e gli ormoni. Se proprio non si vuole rinunciare, il consiglio è passare a candele naturali: cera d’api, soia o cocco, meglio se non profumate o con fragranze naturali.