“18 CANI MORTI IN AEREO” – Altro che viaggio sicuro e tranquillo: record di decessi con questa compagnia | La macabra statistica

Aereo cani e pericoli (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Un viaggio in aereo può trasformarsi in un incubo per i cani: stress, traumi e tragedie troppo spesso ignorate.
Oggi si viaggia più che mai. Treni, aerei, navi… e spesso ci portiamo dietro anche i nostri cani. Di recente si è tornati a parlare dei cani in aereo, con l’introduzione dei cani di grossa taglia in cabina per una compagnia specifica. Ma, oltre a questo, se per noi un volo può essere una parentesi comoda e veloce, per loro è tutta un’altra storia. Luci forti, rumori metallici, odori sconosciuti.
Ecco cos’è, per molti, un viaggio in aereo. Un’esperienza che, più che un’avventura, somiglia a un trauma. Eppure si continua a pensare che “tanto il cane si abitua”, “è solo qualche ora”, “altri lo fanno”. Ma non tutti gli animali sono pronti a una prova così pesante.
Molti finiscono per vivere quelle ore come una vera e propria tortura: stress alle stelle, agitazione, paura. E purtroppo, in certi casi, anche qualcosa di peggio. Il problema però non è solo la mancanza di preparazione da parte dei proprietari, che comunque ha il suo peso (sì, farlo abituare prima al trasportino può fare la differenza).
Il punto è anche come certe compagnie gestiscono questi viaggi. A volte sembra che il benessere dell’animale sia l’ultima delle priorità. Spazi inadatti, personale non formato, ritardi, mancanza di attenzione… e alla fine sono i cani a pagarne il prezzo.
Quando i segnali vengono ignorati
Prima di far salire il proprio cane su un aereo, sarebbe bene farsi qualche domanda in più. Ne vale davvero la pena? È un bisogno nostro… o suo? Perché quando qualcosa va storto, non c’è modo di tornare indietro. E chi rimane, si porta dietro un bel carico di sensi di colpa.
Negli anni se ne sono sentite tante. Cani traumatizzati, con problemi comportamentali dopo il volo. Alcuni feriti, altri terrorizzati dal buio o dai rumori forti per settimane. Ma c’è chi è andato oltre: numeri alla mano, ci sono compagnie che hanno collezionato incidenti su incidenti… fino a finire sotto i riflettori.

Una lista nera lunga (troppo lunga)
Nel 2017, ad esempio, la United Airlines si è guadagnata un triste primato, come riportato anche da Harmonia Dog sul proprio blog. Non era la prima volta, ma quell’anno è stato particolarmente drammatico. E no, non si parla solo di numeri: dietro ogni cifra, c’era un cane, una famiglia, una storia. Diciotto cani morti e tredici feriti in un solo anno, su voli della United. Cifre che fanno venire la pelle d’oca. E le cause? Di tutto un po’. Un Mastiff caduto da mezzo metro, un Bull Terrier colpito da una dilatazione gastrica, un Pastore Tedesco che si è ferito grattando il trasportino per ore. Alcuni sono morti per arresto cardiaco, altri per paura, o nel tentativo disperato di scappare.
Un Collie, ad esempio, è arrivato a masticare il trasportino fino a morire. Un Abyssinian è scappato durante il check-in… ed è stato investito da un mezzo aeroportuale. Cani giovani, sani, pieni di vita, stroncati da un’esperienza che avrebbe dovuto essere sicura. In certi casi, nemmeno l’autopsia è riuscita a spiegare cosa sia successo. E la compagnia? Stava già collezionando casi simili dal 2015. Numeri alla mano, non si tratta di coincidenze. Oggi, come detto, altre compagnie hanno raggiunto traguardi storici: far viaggiare anche cani di grossa taglia in cabina. E speriamo che l’esempio virtuoso di Ita Airways possa allargarsi a tante altre compagnie, affinché i nostri amici a 4 zampe possano viaggiare in assoluta sicurezza.