“Ti guarda così… ma non è amore”: i 10 segnali che stai con uno PSICOPATICO (e non lo sai) | Se li noti è il caso di tagliar la corda

Le difficoltà di coppia possono nascere da un manipolatore all'interno della coppia. Come funziona e come riconoscere il manipolatore? (Pexels Foto) - statodonna.it
Le difficoltà di coppia possono nascere da un manipolatore all’interno della coppia. Come funziona e come riconoscere il manipolatore?
Come riconoscere un manipolatore? Non ammette mai errori. Potrebbe far esplodere il tuo umore, per ignorarti in modo regale e per tornare dopo un po’ in tutta tranquililtà, come se avesse fatto la spesa. Se provi a chiedere spiegazioni, ti liquida con un sorrisetto da santo, per farti sentire il clown nevrotico della situazione.
Ti definisce “diverso”, ti fa credere che solo lui capisce il tuo animo, per erigere un muro fra te e il resto del mondo. Ti senti un’anomalia nel sistema, perdi amici e i tuoi punti di riferimento. Sei solo, e lui, con aria compassionevole, dice che il mondo esterno è crudele.
Ti osserva con l’attenzione di un entomologo su un insetto raro. Non ascolta per un futile scambio, ma per catalogare dati. Ogni tuo sussulto emotivo è un prezioso appunto da usare, più avanti, per demolirti con le tue stesse, incaute confessioni.
Ti corregge mentre parli, con una superiorità camuffata da eleganza. Ti interrompe per migliorare la tua versione, ti spiega cosa intendevi. Alla fine, il tuo racconto originale è svanito. Tu volevi solo condividere, ma ti ritrovi ad essere la comparsa muta nel suo capolavoro oratorio.
I segnali dei manipolatori
Potrebbe parlare per ore intere di meteorologia o filosofia, ma tu non saprai mai niente sul suo passato, su chi lo ha ferito, su chi ha amato. Se provi a chiedere, cambia discorso con l’abilità di un ninja, oppure ti fa sentire una persona fastidiosa e invadente.
La sua vita è un bunker di massima sicurezza, coperto da un costoso tappeto persiano. Tu ti esponi con fiducia, lui archivia. Quando cerchi un po’ di vera reciprocità, scopri di avere parlato per un muro elegante e muto.

Il riconoscimento finale
Se questi sei segnali non ti convincono, ecco i principali. La sua missione è farti sentire in colpa. Hai avuto una giornata positiva e radiosa? Ti guarda come se tu avessi rapinato una banca. La sua invidia opera in modo subliminale, insinuandosi nei silenzi, nelle battutine, nei cambi di tono. Quando tu osi criticare, lui non risponde: si trasforma in vittima.
Ti guarda come se tu avessi distrutto la sua anima, e tu, che volevi solo un confronto, ti ritrovi a chiedere scusa per avere espresso un’opinione. La sua fragilità è un costume di scena. Ti destabilizza con metodo, senza mai alzare la voce, il che è inquietante. Non ti accusa: ti sussurra che tu potresti sbagliare. Chiedi scusa per errori non commessi, eviti per parlare per paura di sbagliare, ti limiti per non disturbare la sua calma. La notizia arriva da gruppomacro.com.