Lavoro, in arrivo il RISARCIMENTO per questi lavoratori: se il titolare ti ha trattato così puoi spremerlo come un limone

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Uomo senza lavoro

Quali sono i casi in cui perdere il lavoro o essere demansionati porta a un risarcimento in sede legale? (Pexels Foto) - statodonna.it

Quali sono i casi in cui perdere il lavoro o essere demansionati porta a un risarcimento in sede legale? Ecco cosa succede.

Il risarcimento INAIL copre solo una parte del danno. Quando il danno supera la soglia prevista, il lavoratore può agire in sede civile. Le tutele lavoratori subordinati sono rafforzate da sentenze recenti.

Gli aumenti sulla spesa legale per ottenere un indennizzo per i danni sul lavoro sono alti. Molti lavoratori rinunciano a procedere per timore dei costi. Alcuni studi legali offrono assistenza con parcella post-risarcimento. La giurisprudenza ha ampliato i margini di riconoscimento.

Il risarcimento non si limita al danno fisico, ma quantifica anche il danno esistenziale. Questo orientamento ha modificato il calcolo del danno differenziale. Le aziende potrebbero rivedere i protocolli interni.

Le tutele per i lavoratori subordinati si estendono anche ai collaboratori occasionali, se il rapporto è di fatto continuativo. Il riconoscimento del danno avviene anche in assenza di contratto formale. Quali sono le ultime novità e cosa ha stabilito la Cassazione in una recente sentenza?

Il risarcimento nel mondo del lavoro

Il risarcimento sul lavoro non è automatico. Serve una valutazione medico-legale, una ricostruzione tecnica e una verifica giuridica. L’indennizzo INAIL copre solo il danno biologico, ma non sempre il danno morale, esistenziale o patrimoniale. Gli aumenti sulla spesa legale hanno reso più difficile l’accesso alla giustizia per i lavoratori.

Alcuni ricorrono a sindacati o patronati, ma le tempistiche restano lunghe. La giurisprudenza ha aperto alla responsabilità indiretta del datore di lavoro, anche in assenza di dolo. Il risarcimento non è più legato solo all’evento, ma alla struttura che lo ha reso possibile. Cosa succede in caso di demansionamento?

Licenziato
Uomo licenziato (Canva Foto) – statodonna.it

Come funziona

Secondo quanto riportato da Businessonline, la Cassazione ha chiarito che il demansionamento non dà diritto al risarcimento in automatico. Il lavoratore deve dimostrare che la condotta del datore ha prodotto un danno concreto, patrimoniale o non patrimoniale. La professionalità è considerata un bene tutelato, ma la sua lesione deve essere provata con elementi oggettivi: perdita di ruolo, regressione professionale, isolamento operativo, peggioramento delle condizioni psicologiche o relazionali.

La Corte ha escluso il risarcimento in caso di semplice disagio o frustrazione, se non accompagnati da effetti misurabili. Il datore di lavoro risponde solo se il demansionamento è strutturale, reiterato e senza giustificazione organizzativa. Il danno esistenziale può essere riconosciuto, ma non presunto. Se fai causa, potresti ritrovarti anche nel torto se il giudice lo ritiene opportuno.