Disoccupati, scatta il TRAPPOLONE del Governo: addio a Naspi, Dis-Coll e Iscro | Basta una risposta sbagliata e si perde l’assegno

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Uomo piange (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

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Tra vincoli sempre più rigidi e controlli digitali, ottenere e mantenere un sussidio diventa ogni giorno più complesso.

Quando si perde il lavoro, oltre alla preoccupazione per il futuro, c’è anche quella per il presente: come si va avanti senza uno stipendio? Da anni esistono strumenti che provano a dare una risposta – Naspi, Dis-Coll, Iscro – cioè le indennità che permettono, almeno per un po’, di tirare avanti.

Ma proprio su questi meccanismi, che dovrebbero proteggere i più fragili, si sta aprendo una nuova fase, decisamente più rigida. E non per tutti sarà facile adattarsi. Negli ultimi tempi è diventato sempre più complicato capire cosa bisogna fare per non perdere questi aiuti.

Basta un clic mancato o una risposta “sbagliata” e si rischia grosso. I lavoratori che si trovano senza impiego sono spesso già in difficoltà, e dover seguire istruzioni complicate o affrontare piattaforme poco intuitive non aiuta.

Il problema è che, oggi, il margine di errore è sempre più stretto, e le conseguenze possono essere immediate. Nel frattempo, lo Stato ha cominciato a usare nuovi strumenti per gestire tutto questo. Non si parla più solo di sportelli e documenti da firmare: ora ci sono piattaforme digitali, sistemi di tracciamento e incroci di dati.

Un sistema che osserva tutto

Tutto viene controllato, verificato, segnalato. L’obiettivo è fare ordine, ma c’è chi teme che in questo processo si finisca per schiacciare chi è già ai margini, magari solo per non aver capito bene un passaggio o per aver saltato un accesso online.

E poi, diciamocelo: l’idea che il sostegno economico sia “condizionato” a certi comportamenti fa discutere. Per qualcuno è giusto così, perché “se ti aiutano, devi darti da fare”. Per altri, invece, non si può trattare un disoccupato come un colpevole. Il rischio è che si sposti il peso tutto su chi riceve, senza guardare abbastanza al contesto in cui si trova.

Banconote (Pixabay foto) - www.statodonna.it
Banconote (Pixabay foto) – www.statodonna.it

Attenzione ai dettagli

Nella bozza del nuovo decreto “Misure urgenti per la tutela della salute e sicurezza e le politiche sociali”, che dovrebbe arrivare al Consiglio dei Ministri, c’è una novità che sta facendo parecchio rumore. Come riporta anche Open, il Governo vorrebbe usare il Siisl – un portale già attivo per far incontrare domanda e offerta di lavoro – in modo più… come dire, “attivo”. Chi riceve Naspi, Dis-Coll o Iscro sarebbe monitorato, e ogni scelta (o non-scelta) verrebbe registrata. Se arriva un’offerta di lavoro e non la si accetta, beh, la cosa non passerebbe inosservata. Funzionerebbe così: se l’impiego proposto è simile a quello precedente, con sede entro 20 chilometri, e il candidato non risponde o dice no, scatta la segnalazione. Il Siisl diventerebbe quindi una sorta di “occhio digitale” sul comportamento di chi riceve i sussidi.

Sempre nella bozza, si legge che basterebbero due rifiuti “concessi” per restare al sicuro. Ma alla terza occasione, si perderebbe tutto: niente più indennità. E non è solo questione di offerte di lavoro. Anche non firmare il CV digitale in tempo, ignorare il patto di attivazione o saltare una convocazione al centro per l’impiego potrebbe far scattare una decurtazione, se non addirittura la decadenza totale dell’assegno. Le nuove regole – ancora non ufficiali, lo ricordiamo – riguarderebbero ogni categoria di beneficiari: dai dipendenti ai collaboratori, fino agli autonomi iscritti alla gestione separata. Sempre secondo la bozza, dal 2026 tutto passerebbe attraverso il Siisl, anche per i datori di lavoro, che dovrebbero caricare lì le loro offerte. Tutto verrebbe verificato e controllato.