“Donne in campo” ha scelto la presidente, Domenica Piarulli di Altamura
Stato Donna, 4 aprile 2022. È Domenica Piarulli Lorusso, imprenditrice di Altamura e vicepresidente di CIA Levante, la nuova presidentessa regionale di “Donne in Campo Cia” della Puglia, l’associazione che unisce l’universo imprenditoriale femminile nel comparto primario. È stata eletta venerdì 1 aprile 2022, nel corso dell’assemblea elettiva tenutasi a Bari.
“Sono felice di questo incarico, spero di poter contribuire alla crescita dell’organizzazione salvaguardando gli interessi del settore imprenditoriale agricolo, in particolare a quello femminile”, ha detto la nuova presidente.
“La Cia guarda da sempre a imprenditoria femminile con attenzione- ha commentato il vicepresidente Giannicola D’Amico- in tutti gli organismi dirigenziali è prevista la parità di genere. Giovani e donne sono il motore del presente e del nostro futuro, stanno mostrando un grande dinamismo, una capacità di innovazione che sta portando a un cambiamento e un ammodernamento davvero rilevante. Grazie a loro, c’è un dialogo intergenerazionale che è fondamentale per preservare i valori e innovare tradizioni che rappresentano un grande patrimonio dell’agricoltura pugliese. Insieme, lavoriamo per aiutare il mondo agricolo a utilizzare tutte le misure messe in campo da Ue, governo nazionale e Regione Puglia per incentivare i giovani e le donne. Di qui ai prossimi anni dobbiamo essere capaci di cogliere al massimo ogni opportunità”.
Le donne in agricoltura- riporta l’associazione di categoria- in tutta la regione, sono quasi 70mila. Con 23.546 imprese a conduzione femminile, la Puglia è seconda soltanto alla Sicilia (24.932) per numero di aziende in rosa nel comparto primario. Nella classifica delle province italiane, inoltre, la Puglia detiene il primato assoluto con Foggia, dove sono attive 8490 realtà imprenditoriali agricole al femminile. Molto positivo anche il dato delle altre province pugliesi: Bari e Bat, insieme, si attestano a quota 7.273, Taranto ne registra 3.211, Lecce 2667, Brindisi 1.905.
Il dato più significativo è la capacità delle aziende femminili di dare continuità alla propria presenza sul mercato, nonostante gli ultimi anni siano stati molto difficili per il comparto agricolo in generale: rispetto al 2015, infatti, il numero delle imprese agricole attive condotte da donne, in Puglia, ha subito un decremento di sole 78 unità. Ora, però, con le opportunità del Recovery Plan, l’obiettivo è di tornare a crescere. In tutta la Puglia, grazie alle donne c’è stata una crescita anche qualitativa della multifunzionalità in agricoltura e un deciso avanzamento dal punto di vista dell’innovazione e dell’incremento del valore aggiunto soprattutto nelle filiere attinenti alla vitivinicoltura, all’olivicoltura e all’integrazione tra agricoltura e turismo.
In occasione dell’8 marzo, l’appello dell’associazione femminile è stato “donne in campo per la vita e per la pace”, che ha ribadito quanto fosse urgente “il protagonismo delle leader europee ai tavoli di mediazione, in coerenza con la svolta sostenibile e l’impegno sulla parità di genere dell’Unione. In un momento in cui si assiste al riaffacciarsi di uno dei peggiori incubi della storia europea, l’utilizzo della guerra come risoluzione delle controversie, è necessario compiere quel salto culturale che associ al protagonismo femminile un forte impegno per la pace tra le comunita’ umane e tra lo sviluppo economico e le risorse ambientali. Da sempre il nostro impegno per conquistare la parità di genere va di pari passo alla richiesta – a tutte le donne e in qualsiasi ruolo svolgano – di costruire un’alleanza con le donne di tutto il mondo per guidare i cambiamenti e le sfide globali, a partire da quella climatica: un’alleanza fortissima per la vita, per l’ambiente e per la pace”.
Anche AGIA Puglia, l’Associazione dei Giovani Agricoltori di CIA, ha eletto oggi il suo nuovo presidente. Alla guida regionale del sodalizio è stato scelto dai delegati Guido Cusmai, trentaduenne olivicoltore di Vico del Gargano. “Da agricoltori ad imprenditori: ci vuole un dna votato all’educazione imprenditoriale. La collaborazione con gli altri attori del mercato va affrontata con coraggio per acquisire conoscenze, migliorare la propria managerialità e la capacità di decidere e di crescere. Gli imprenditori devono confrontarsi, condividere i percorsi, curiosare, attivare collaborazioni con le diverse imprese anche di settori diversi e con i centri di ricerca. Insieme, scriveremo il nostro futuro”, ha commentato Cusmai.