Francesco di Carapelle vestito da Spider-Man porta il sorriso ai bambini
StatoDonna, 26 febbario 2023. Portare il sorriso nelle corsie d’ospedale a quei bambini che affrontano la prova sopportando il carico di terapie, controlli e farmaci per stare meglio. È l’iniziativa di Francesco, diciannove anni, di Carapelle, programetube e tiktoker per passione, che conosce bene quel carico.
Affetto sin da bambino, infatti, da una malformazione congenita all’intestino inferiore, anche lui deve sottoporsi ancora a vari controlli, ma, anziché abbattersi e scoraggiarsi, ha scelto prima di tutto di “combattere per vincere”, riuscendo a superare i momenti difficili della malattia, e poi di portare, con generosità disinteressata, un messaggio di speranza e forza a chi purtroppo vive oggi un simile destino.
Gesti semplici quelli di Francesco, che, a pensarci bene, riportano in un attimo alla mente parole come “Gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”. Parole che sono state il richiamo di don Tonino Bello, il prete di Alessano, di Luciano De Crescenzo, filosofo scrittore e attore, fino ad arrivare a Mister Rain al festival di Sanremo di quest’anno. Parole che in un attimo si fanno esempio vivo nei gesti semplici, eppure di grande concretezza, di Francesco.
E così, abito da Spider-Man indosso e tanto amore nel cuore, trascorre parte del suo tempo nei reparti di pediatria con doni e un sorriso sempre a portata di mano per i piccoli pazienti. E ha parlato così della sua esperienza a StatoDonna.
Come è cominciato tutto?
“È stata una mia iniziativa che ho potuto realizzare grazie a mia madre che mi è sempre vicino e mi sostiene”.
Da quanto tempo ti dedichi a questo?
“Da circa due mesi. Ho cominciato prima andando nei centri commerciali e nelle scuole dell’Infanzia. Poi ho deciso di contattare direttamente gli ospedali partendo dal Tatarella di Cerignola. A breve, andrò in un ospedale di Bari e, verso aprile o maggio, andrò al Gaslini di Genova dove io stesso sono stato operato e salvato. A volte, mi affianca mio padre nei panni di Black panther.
Cosa vorresti fare da grande?
“Sempre questo: sorridere e portare un sorriso a coloro che sono nella sofferenza.Quando faccio visita ai bambini in ospedale, leggo nei loro occhi il dolore ed è come una spina nel fianco. E sono felice di riuscire a vedere, mentre trascorro del tempo con loro, quell’ombra che offusca il loro sguardo cedere pian piano il posto ad un sorriso”.