Carapelle, Commissaria Nicolina Miscia: “Carapellesi? Generosi. Presto regolamenti in vari settori”
Statoquotidiano.it, 29 settembre 2024. Carapelle – Intervista a Nicolina Miscia, commissario nominato per il Comune di Carapelle, a seguito dello scioglimento per dimissioni di 7 consiglieri, avvenuto il 23 aprile scorso.
La dottoressa, con la vicecommissaria Angela Barbato, rimarrà alla guida del comunità carapellese fino al prossimo turno elettorale, ossia fino alla primavera 2025, come definito dal Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, detto anche TUEL (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali).
Azioni, interventi già attuati e propositi fattivi per i prossimi tempi nelle risposte della commissaria alle domande di Statoquotidiano.it di seguito riportate.
Situazione generale di Carapelle. Qual è lo stato in cui l’ha trovata e quali sono i primi passi che ha voluto compiere in via prioritaria fino ad oggi?
“Ho voluto tenere presente innanzitutto il fatto che conoscevo già la situazione generale di Carapelle, avendo ricoperto qui il ruolo di commissario già nel 2017, a seguito delle dimissioni rassegnate dall’allora sindaco del Comune di Carapelle, Remo Capuozzo.
Abbiamo subito pensato di potenziare l’Ufficio Tecnico che aveva solo un architetto a scavalco, assumendo in pianta stabile un ingegnere a tempo pieno, in modo tale che l’ufficio in questione risulti sempre presidiato.
Ho pensato, inoltre, alla collocazione di Carapelle nei Cinque Reali Siti, che è un territorio sensibile sul profilo della sicurezza.
E su questo piano è imminente la sottoscrizione di un “Patto per la Sicurezza Urbana e di promozione e di attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata tra la Prefettura e i Cinque Reali Siti”.
Quale sarà la finalità principale di tale Patto?
“Definire e mettere in atto, sotto l’egida della cabina di regia istituita presso la Prefettura, una sinergia Interistituzionale per la prevenzione e la lotta ai fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nell’ambito dei comuni. Questo nell’ottica di miglioramento delle condizioni di vivibilità urbana e quindi di una sana crescita sociale”.
Come intendete perseguire questo obiettivo? Con quali azioni? “Attraverso quattro direttrici principali: prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusi e predatori; misure per la sicurezza urbana; interventi a favore dell’inclusione sociale; definizione dei Regolamenti che disciplinano le varie aree del Comune”.
Parliamo della prima direttrice. Quali sono le iniziative e le misure previste?
“Miriamo prima di tutto ad attivare e rafforzare un sistema di video sorveglianza nelle diverse aree che lo richiedono maggiormente e che abbiamo individuato in collaborazione con le forze di polizia (vigili e carabinieri) presenti sul territorio. Questo significa per i Comuni l’impegno a realizzare una remotizzazione del sistema di videosorveglianza tale per cui questo verrà direttamente collegato alle centrali delle forze di polizia.
In questo ambito, i Cinque Reali Siti sono risultati destinatari di importo complessivo pari a circa 100 mila euro. E siamo in procinto di stabilire la ripartizione di tali somme.
Il Patto, inoltre, provvederà a coinvolgere anche la società civile”,
In quali termini?
“Nel senso che tutti gli esercenti attività commerciali e imprenditoriali, al di là di quello che sarà il sistema pubblico, saranno invitati a porre in essere un proprio sistema di videosorveglianza privato, ricevendo in tal caso agevolazioni fiscali sotto forma di detrazioni d’imposta”.
Seconda direttrice. Misure per la sicurezza urbana. Quali le misure previste in tale ambito? “Innanzitutto, stiamo individuando le zone che richiedono particolare attenzione.
In questo senso, devo dire che un percorso risultava già avviato qui a Carapelle.
Noi dunque andremo a specificarne i dettagli, con individuazione delle aree dove si renderà necessario applicare il D.A.SPO. urbano, Divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico, per esempio a chi spaccia o commette reati in una zona o in un locale.
Sono previste inoltre misure di rafforzamento dell’illuminazione pubblica e stiamo potenziando il servizio polizia con ordinanze sindacali per disciplinare la movida, la vita notturna e simili.
Abbiamo dunque potenziato l’ufficio di polizia locale richiedendo due vigili urbani con scavalco provenienti da Orta Nova per 6 mesi. E sono in corso verifiche di sostenibilità economica al fine di potenziare ulteriormente tale ufficio. Questo perché sappiamo che la percezione della sicurezza da parte della cittadinanza è direttamente proporzionale alla presenza viva in ogni occasione dei vigili urbani che sono la prima forza di polizia più vicina alle persone”.
Terza direttrice, diceva, è quella relativa all’inclusione. Quali sono qui le misure previste?
“Abbiamo pensato ad azioni di solidarietà sociale a favore dei giovani e a contrasto del disagio, della devianza giovanile e dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
In questo quadro, i comuni possono essere beneficiari delle Misure del Ministero dell’Interno nell’ambito del progetto “Scuole Sicure” volto a finanziare misure di prevenzione e contrasto di attività di spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli Istituti scolastici.
Noi candideremo il Comune di Carapelle in relazione al bando che sarà emanato per questo progetto.
Stiamo inoltre creando una cornice di sicurezza anche in relazione alle manifestazioni pubbliche e in riferimento ai rischi connessi all’uso di fuochi pirotecnici”.
Particolare importanza rivestirà, ci sembra di capire, il contatto con le scuole e le varie agenzie educative presenti sul territorio.
“Assoluta importanza avrà soprattutto l’adesione al Patto Educativo Provinciale, promosso dalla prefettura. Con esso la stessa Prefettura avvierà un percorso coinvolgendo proprio le agenzie educative presenti sul territorio e quindi soprattutto gli studenti attraverso forme di certamen, seppure non competitivi, cosicché soprattutto loro si sentano impegnati nel cammino di conquista della legalità.
Carapelle si sta già muovendo in tale direzione promuovendo l’utilizzo di beni confiscati alla mafia organizzata per fini sociali”.
Sicurezza nelle scuole? Sono previste misure a tale riguardo?“Abbiamo fatto fare verifiche relativamente alla stabilità e all’agibilità, per il ripristino di una generale normalità.
Ci siamo occupati anche di rendere più accoglienti gli ambienti ripulendo le aree circostanti e fornendo elementi di arredo necessari, ove possibile”.
Pulizia e decoro urbano.
Nel rispetto delle indicazioni TUEL, fin dal suo primo insediamento ha provveduto a sottoscrivere convenzioni per la pulizia del territorio e il conferimento dei rifiuti differenziati, stando a quanto ci risulta.
“Abbiamo da subito fatto rimuovere i cassonetti vecchi e inutilizzabili. All’inizio, abbiamo sottoscritto delle convenzioni per il conferimento dei Rifiuti differenziati, perché non ce n’erano, e per la raccolta dei rifiuti ingombranti che imbruttivano anche aree centrali del paese.
Poi abbiamo seguito tutta la pratica che sanciva il passaggio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dalla gestione comunale alla gestione di Aro, avvenuto a fine luglio scorso.
Abbiamo provveduto alla pulizia delle aree periferiche interessare dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Come anche abbiamo potenziato il sistema di rilevazione di abbandoni con fototrappole.
Abbiamo provveduto alla pulizia dei torrenti e abbiamo in corso interlocuzioni forti con il Consorzio di bonifica della Capitanata per la pulizia dei canali artificiali. Questo anche con l’intenzione di prevenire il rischio idrogeologico”.
Ultima direttrice seguita, i regolamenti.
Quali sono stati gli ambiti che prioritariamente necessitavano di una disciplina e andavano regolamentati?
“Abbiamo approvato il Regolamento per la mensa scolastica. In fase di definizione, abbiamo il Regolamento di Polizia Urbana e Mortuaria; il Regolamento per la gestione dell’Auditorium; il Regolamento per i rapporti con le associazioni di volontariato, visto che sotto questo profilo Carapelle può definirsi a ragione un comune molto generoso e noi vogliamo garantire a tutti un’uguaglianza di trattamento; abbiamo il Regolamento per gli affidamenti sotto soglia.
Sotto soglia in che senso?
“Contratti relativi a lavori e servizi che potrebbero richiedere somme non elevate, ma riguardo ai quali il Comune deve comunque attenersi al rispetto della normativa antimafia e anticorruzione, in modo da garantire trasparenza e circolarità nelle operazioni.
Riguardo a questo, dunque, sarà approntato e lasciato un Regolamento che fungerà da vademecum per chi verrà dopo la fase di Commissariamento”
Attenzione, immaginiamo, anche verso i finanziamenti PNRR. “Certamente. Abbiamo pensato di costituire una piccola cellula all’interno dell’Ufficio Tecnico dedicata proprio alle misure PNRR previste per i Comuni per evitare dispersioni di fondi”.
Parliamo delle eventuali difficoltà. Ne ha incontrate a Carapelle?
“La penuria di organico negli uffici comunali.
Le risorse di cui disponeva al momento del mio insediamento era quelle consentite dalla legge.
Abbiamo comunque cercato di potenziare almeno gli Uffici più a rischio, e che sono immediatamente a contatto con la collettività, come l’Ufficio Tecnico di cui parlavamo poc’anzi. In più, abbiamo pensato alla figura del facente funzione titolare della funzione organizzativa: ora ne abbiamo uno per 12 ore a scavalco, che presta servizio quando sono presenti i Commissari.
Abbiamo ampliato il numero delle unità di vigili urbani, seppure con due a scavalco per il momento.
È stato assunto un funzionario nell’ufficio di Ragioneria”.
Commissario, quali sono ad oggi i rapporti con la Comunità di Carapelle che lei sente di poter registrare?
“Devo dire che la popolazione di Carapelle è corretta e garbata nell’approccio con le istituzioni.
E credo che i cittadini si sentano tutelati, ora più che mai visti che è risaputo che i Cinque Reali Siti sono costantemente sotto l’attenzione della Prefettura”.
Opere pubbliche rimaste in sospeso dopo lo scioglimento del Consiglio comunale. Quali le misure riguardo ad esse?
“I lavori stanno andando avanti perché sappiamo si tratta di opere che servono alla collettività.
I beni comunali verranno tutelati in tutte le sedi possibili.
E terremo anche conto delle associazioni di volontariato che ci stanno chiedendo di realizzare scivoli per disabili”.