Mettiamo sempre il rosso nel nostro guardaroba, è il re sublime dei colori

Foto: moda.mam-e.it/valentino/
Stato Donna, 11 novembre 2022. Rosso come il sangue, rosso come la Ferrari e come la Ducati campione del mondo, che non dobbiamo scontentare nessuno, e poi i motociclisti sono una minoranza poco silenziosa. Rosso come il fuoco, rosso come il cielo di sera che buon tempo si spera, ma poi lo sappiamo bene che la speranza non è una strategia e quindi tocca che ci mettiamo del nostro, e il rosso è una buona scelta.
Aiuta lo spirito, sostiene l’umore. È il colore del Natale, del naso della renna che piace ai nostri figli, della biancheria che ci porterà fortuna la notte di San Silvestro. Dei cuori di cui ci tempestiamo a San Valentino. E delle ciliegie con cui ci adornavamo le orecchie da bambini, imitando le foto di Giugno dei sussidiari. Il rosso è IL Colore. È la risposta quando chiediamo “pensa ad un colore” o ” il tuo preferito”.
Il rosso Valentino ha fatto sognare le nostre mamme, che sfogliavano le pagine patinate di Amica e Vogue con riverenza e si fermavano sulle foto di certi abiti lunghi con le spalle importanti o velate da pizzi strepitosi, rossi come le balze che finivano in strascico. O corti, puliti, lineari come le stole che dalle spalle scendevano come mantelli. O a sirena, con scolli vertiginosi o spalle nude. Unico, Valentino. Che quest’anno ha ceduto il passo e ha proposto il rosa. Pink.
Che già aveva fatto affacciare, insieme al suo red in una specie di staffetta. Una stola di tulle rosa su un vestito rosso. Sublime e azzardato. Più sublime, in realtà. Eppure, il rosso ci attrae senza essere il colore della calamita. Il rosso rinfranca gli animi, ci regala energia. E lo cerchiamo nelle vetrine della fast fashion ricordandoci delle passerelle degli stilisti più importanti che hanno interpretato e declinato il re dei colori ciascuno secondo la propria ispirazione.

Chanel e il suo rosso metropolitano da giorno con gonna a tubo e giacca con il collo di pelliccia. Con strati di lana grossa a coste in un’unica nuance che ci ricoprono da capo a piedi come bozzoli da cui usciremo farfalle, Max Mara e Laura Biagiotti. Con i completi giacca corta e pantalone, morbidi e sexy, Missoni e Luisa Spagnoli.
E poi Gucci, con il suo abito lungo, aderente, rosso come un bicchiere di Borgogna che fa buon sangue abbinato a sneakers color oro, e vorremmo tutte vestirci così il 25 dicembre, roba che Babbo Natale impallidirebbe. Lui e il suo vestito vintage, che comunque fa figo ed è sostenibile ed etico riciclare e regalare nuova vita.
E allora via con il decluttering, che non è solo una moda e che non possiamo ridurre a fare pulizia nei nostri armadi. È una metafora. Eliminare le cose che ci portiamo dietro come zavorre, le persone a volte. E ci vuole coraggio, non è mica semplice. È seguire nuove ispirazioni, accogliere pensieri che si affacciano inaspettati e vogliono spazio per diventare reali. Potenza che si fa atto. È crescita, maturità. È scegliere, e scegliere sé. Non accontentarsi. È dire “Tengo il meglio”, quello che mi sta bene, quello che mi fa bene.
Per questo il rosso non può mancare in questo percorso. Perché il rosso è passione e amore, per sé stessi prima di tutto, e non è egoismo ma è come la sicurezza dell’operatore durante i soccorsi. Ti rendi utile se sei al riparo.
E dopo la pulizia, un nuovo inizio. E se si deve ripartire bisogna farlo decidendo con cura cosa portarsi dietro e cosa cercare perché non è che ce ne siano tantissime di nuove possibilità e non possiamo sprecare occasioni. E allora scegliamola una cosa rossa, perché il rosso è vita, e vivere è tutto quello che dobbiamo fare.
Simonetta Molinaro, 11 novembre 2022